La quarta tappa della manifestazione "Adotta un Nuraghe" ha seguito le tracce delle transumanze che dall'Ogliastra conducevano nelle fertili piane del Sarrabus. Infatti quest'anno l'iniziativa è stata ospitata nella vasta area archeologica di Pranu Iscalas in Comune di Muravera, nella tanca dove la famiglia Demurtas di Villagrande Strisaili da 3 generazioni conduceva le greggi nel periodo invernale.
Durante la giornata di domenica 29 maggio 2016 una trentina di volontari hanno fatto riemergere dalla fitta vegetazione ben 36 menhir disseminati in un'area di circa 3.000 mq e successivamente hanno creato l'accesso e liberato dagli intricati arbusti il Nuraghe Iscalas, da cui si gode un vasto e splendido panorama su Costa Rey. Inoltre a breve sarà installato un cartellone descrittivo in 4 lingue che permetta ai visitatori di poter apprezzare al meglio tutte le caratteristiche del sito.
Il sito archeologico di Pranu Iscalas è veramente particolare per la presenza di questi numerosi elementi litici verticali che in un primo momento erano stati associati all'osservazione delle stelle mentre studi più recenti riferiscono che potrebbero essere menhir preistorici riutilizzati come elementi murari di strutture di età romana. Infatti anche le ricognizioni di superficie hanno individuato elementi litici e frammenti ceramici di varie epoche, che testimoniano una frequentazione dell'area a partire dal Neolitico Finale (3200-2800 a.C., cultura di San Michele di Ozieri), per proseguire poi in età nuragica, nel periodo punico e in età romana (238 a.C. 476 d.C.).
La manifestazione Adotta un Nuraghe rappresenta la voglia di riappropriazione di quegli spazi millenari che sono gli emblemi della nostra IDENTITA'. Ma ottenere questo risultato significa credere fortemente nel proprio patrimonio e avere una grande motivazione che permetta di dedicare il proprio tempo libero gratuitamente per migliorare, nel nostro piccolo, il mondo che ci circonda.
Un sentito ringraziamento va all'Ing. Giorgio Demurtas e tutta la sua famiglia per l'ospitalità e l'indispensabile supporto nella realizzazione di questa tappa di Adotta un Nuraghe, alla funzionaria della Soprintendenza per le Province di Cagliari e Oristano Dott.ssa Chiara Pilo che ha agevolato l'iniziativa e alla Cooperativa 3D di Armungia per il grandissimo supporto tecnico e logistico.
Cogliamo l'occasione per ringraziare anche:
Il territorio dell’Ogliastra, come il resto della Sardegna, è disseminato di emergenze archeologiche di grande pregio che versano in stato di abbandono e che il tempo, con la complicità della vegetazione, ha reso praticamente inaccessibili.
Il progetto Adotta un Nuraghe è nato nel 2013 con l’intento di riscoprire e rendere fruibile questo enorme patrimonio che attualmente è totalmente inespresso.
In queste edizioni, l’Associazione è riuscita a coinvolgere circa 200 volontari che sotto la supervisione di alcuni soci archeologi, della Soprintendenza per i Beni Archeologici e del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, hanno reso accessibili i siti archeologici, razionalizzando la vegetazione, creando i sentieri di accesso, la segnaletica di avvicinamento e la cartellonistica informativa multiligua sia di inquadramento che di dettaglio.
Il progetto ha l’obiettivo di recuperare siti simbolo del patrimonio archeologico nostrano tramite la sensibilizzazione delle comunità ove vengono svolti gli interventi e favorendo la fruizione dei monumenti attualmente abbandonati.
Le opere previste consentirebbero di recuperare intere aree con valenza ambientale-culturale alla pubblica fruizione curandone la pulizia, l’accessibilità e la godibilità.
Da un punto di vista scientifico, invece, si porrebbero le basi per approfondire lo studio dei monumenti grazie alla restituita leggibilità complessiva e al rilievo multimediale.
Tale attività dovrebbe essere da stimolo per lo sviluppo di ulteriori iniziative culturali ed economiche, quali la promozione e la gestione e lo scavo dei siti archeologici, volte a fornire nuova e duratura linfa ai beni tutelati.
In seguito ad alcuni episodi di utilizzo improprio del nome della manifestazione da parte di altri soggetti con scopo di lucro, l’Associazione ha registrato il marchio presso la Camera di Commercio di Nuoro con n. 1652361.
Chi vuole può partecipare direttamente venendoci a dare una mano oppure può sostenerci con una piccola offerta libera
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Come prima area archeologica è stata identificata quella posta a confine tra il Comune di Lanusei e quello di Ilbono denominata Nuraghe de Ponte (conosciuto anche come Su Nuraxi).
La prima area di intervento di Adotta un Nuraghe risultava quasi interamente coperta da arbusti e altra vegetazione che non permetteva un agevole accesso al sito e non consentiva di apprezzare la maestosità del monumento.
La realizzazione di questo progetto è stata realizzata nei giorni Sabato 27 aprile e Domenica 28 aprile 2013.
Si ringraziano per la collaborazione:
La seconda area archeologica che la manifestazione Adotta un Nuraghe ha reso fruibile è stata identificata nella zona orientale dell'altopiano di Teccu che si affaccia sulla baia di Cea.
Il paesaggio che si può apprezzare da questo sito è spettacolare.
L'area di intervento era interamente coperta da arbusti, fichi d'india e altra vegetazione che non permetteva di apprezzare la maestosità del monumento.
La manifestazione ha coinvolto circa 80 volontari che in due intense giornate di lavoro hanno creato un sentiero di accesso al sito, ripulito completamente l'area archeologica, che oltre il nuraghe è rappresentata da numerose capanne nuragiche, ed infine posizionata la cartellonistica escrittiva in diverse lingue: sardo, italiano, inglese, spagnolo e tedesco.
La realizzazione di questo progetto è stata realizzata nei giorni Venerdì 25 e Sabato 26 aprile 2014.
L'iniziativa è stata svolta in collaborazione con:
La terza area archeologica interessata dalla manifestazione Adotta un Nuraghe è collocata a breve distanza dall'abitato di Lotzorai nella collina di Tracucu.
Il sito è di forte impatto, caratterizzato da un'enorme emergenza granitica sulla quale in epoca preistorica sono state ricavate 15 Domus de Janas e successivamente, in epoca nuragica, è stato edificato un Nuraghe di cui restano le tracce ben visibili sulla sommità della collina.
L'area di intervento era stata già oggetto di interventi di valorizzazione da parte dell'Amministrazione Comunale di Lotzorai che aveva tracciato un sentiero di comunicazione tra le domus de janas
La manifestazione ha coinvolto circa 40 volontari che in una giornata di lavoro hanno ripulito completamente l'area archeologica, che oltre il nuraghe è rappresentata da 15 domuns de janas, ed infine posizionata la cartellonistica descrittiva in diverse lingue: sardo, italiano, inglese, spagnolo e tedesco.
La realizzazione di questo progetto è stata realizzata nei giorni Sabato 16 maggio 2015.
L'iniziativa è stata svolta in collaborazione con:
La quarta area archeologica che la manifestazione Adotta un Nuraghe ha reso fruibile è stata identificata nel territorio di Muravera dove i grandi pascoli della famiglia Demurtas (Azienda Agricola Coile Scalas) custodiscono il misterioso insediamento di Pranu Iscalas.
L'area di intervento era interamente coperta da arbusti, fichi d'india e altra vegetazione che non permetteva di apprezzare la maestosità del monumento.
La manifestazione ha coinvolto circa 30 volontari che in una giornata di lavoro hanno creato un sentiero di accesso al sito, ripulito completamente l'area archeologica, ed infine posizionata la cartellonistica descrittiva in diverse lingue: sardo, italiano, inglese, spagnolo e tedesco.
La realizzazione di questo progetto è stata realizzata nei giorni Domenica 29 Maggio 2016.
L'iniziativa è stata svolta in collaborazione con:
Il quinto sito archeologico reso fruibile è stato il Nuraghe Gilorthi nel territorio di Arzana alle pendici del Monte Idolo
L'area di intervento era interamente coperta da fitta e spinosa vegetazione che ha reso molto arduo il lavoro de vegetazione che non permetteva di apprezzare la maestosità del monumento.
La manifestazione ha coinvolto circa 30 volontari che in due intense giornate di lavoro hanno creato un sentiero di accesso al sito e ripulito l'area archeologica. Al termine dei lavori il monumento risulta completamente accessibile rendendo visibili parti del sito sconosciute fino a quel momento dimostrando l'imponenza del manufatto. Al momento la cartellonistica è in fase di installazione.
La realizzazione di questo progetto è stata messa in opera nei giorni Sabato 11 Marzo 2017 e Sabato 22 Aprile 2017.
L'iniziativa è stata svolta in collaborazione con: