GIRASOLE

COMUNE DI GIRASOLE

 

Girasole-Stemma

Nome sardo Gelisuli
Altitudine 8 m s.l.m
Superficie 12,98 Km2
Abitanti 1.274 (01-01-2015)
Densità 98,15 ab./Km2
CAP 08040
Prefisso 0782
Cod. ISTAT 105007
Cod. Catasto E049
Nome abitanti Girasolesi
Patrono Madonna di Monserrato
Festivo 8 settembre
Sindaco Gian Luca Congiu (11-06-2012)
Sito web

http://www.comune.girasole.og.it/

Il territorio comunale si estende lunga la S.S. 125 e occupa una superficie di circa 13 kmq ad una altitudine media sul livello del mare di circa 8 metri. La sua posizione geografica è particolarmente favorevole: situato, infatti, ad appena un chilometro dal mare, a poca distanza dallo scalo portuale di Arbatax e dall'aeroporto di Tortoli, occupa un'area pianeggiante dalla vegetazione rigogliosa.

Girasole confina con i comuni di Lotzorai a Nord e ad Est, di Tortoli a Sud e di Villagrande Strisaili ad Ovest. Il territorio ospita emergenze granitiche intervallate da pianure adibite a pascoli o a coltivazioni, incorniciate da una vegetazione variegata composta prevalentemente da cisti, olivastri, erica e piante aromatiche che nascono spontaneamente nel luogo.

Tra le specie animali: donnole, lepri, volpi, gabbiani, falchi e qualunque volatile raro come germani reali e il fistione turco, piccola anatra dal piumaggio castano e dal becco di colore rosso vivo, non frequentemente presente in Sardegna.

Nell'ultimo cinquantennio, si è registrato un evidente incremento demografico. Il nome del paese sarebbe, secondo alcuni studiosi, di origine proto sarda, almeno nella sua forma Gerosuli. La moderna forma Girasole è piuttosto recente: si trova per la prima volta in un documento nel 1504 come "Girasol", mentre precedentemente compare nei testi scritti come "Gierosuli" nel 1341, "Gerosuli " nel 1346-1350 e Gelusiu nel 1358. Nei documenti del 1700 si ha la forma "Girasoli", mentre nel 1800 ritorna nuovamente Girasol che si svilupperà successivamente in Girasole.

La presenza dell'uomo nel territorio di Girasole si può far risalire, con certezza, almeno all'età del Bronzo Medio (1600-1200 a.C.) per la presenza di quattro nuraghi: il Santu Tomàu, probabilmente una struttura complessa, nella cui area circostante sono stati rinvenuti frammenti di contenitori in ceramica; il nuraghe Per'e Pizzoriga, quello di Sconk'e Porcu, che sorge su una collina sulla stessa linea dei due già citati, quasi a formare un unico asse difensivo o di avvistamento; infine il nuraghe Cerinas, presso la riva dello stagno di Tortoli, attorno al quale sono stati rinvenuti reperti fittili tra cui vasi in stato frammentario e pesi da rete, che testimoniano l'attività di pesca già in epoca protostorica.

Caterina Nieddu

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