campanilismo

In tutto il mondo esistono campanilismi più o meno accesi ma tutti derivano dal profondo attaccamento alla propria comunità, ai suoi usi e alle sue tradizioni. 
La difesa di questi valori determina uno spirito di rivalità anche molto accesa con i centri vicini e anche l'Ogliastra non è esente da questa deformazione dettata dall'orgoglio di appartenenza ad una comunità.

In particolare la più accesa è quella tra Lanusei e Tortolì poiché, come accade in tutta Italia e non solo, sono i due centri più importanti della zona. Questa peculiarità li ha fatti da sempre contendere lo scettro di regina d'Ogliastra in quanto Lanusei è il centro amministrativo storico, sede di tribunale, carcere, ospedale, ecc..; mentre Tortolì è il  centro economico più dinamico, dotato di una grande area industriale e sede di porto e aeroporto. La rivalità ha toccato i suoi picchi negli anni '80-'90 del secolo appena trascorso, dove soprattutto tra i giovani erano frequenti le collutazioni per il "rispetto del territorio". I nomignoli che vengono attribuiti reciprocamente sono "africanusu" (africani) ai tortoliesi per significare il clima piuttosto caldo/umido e "montanginusu" ai lanuseini che identifica in senso dispreggiativo la gente di montagna.

Un'altra ostilità è tra Bari Sardo e Tortolì che fonda le radici vari decenni addietro principalmente per l'abitudine dei ragazzi di Tortolì di andar a conquistare le ragazze di Bari Sardo note per la propria bellezza. Ovviamente tale attività non era gradita ai ragazzi del paese più piccolo che per evitare di vedersi privare delle ragazze più belle, saltuariamente attendevano i ragazzi di Tortolì nel ponte sul Rio Mannu all'ingresso del paese.

Anche Villagrande Strisaili e Arzana non vedevano di buon occhio gli abitanti di Tortolì, nonostante la maggior parte dell'imprenditoria tortoliese affonda le radici in questi due paesi di montagna.
A proposito di questa rivalità si può citare un'avvenimento emblematico:

Alla fine degli anni '70, al lido di Orrì, avvenne una rissa tra due comitive una di tortoliesi e una di arzanesi e nonostante i futili motivi questa occasione riscaldò i già esuberanti animi dei giovani dei due paesi. L'estate era ormai al suo termine e proprio in quel periodo (ultima domenica di Agosto) ad Arzana si festeggia San Vincenzo Ferreri che da sempre calamita gente da tutti i paesi limitrofi, compreso Tortolì. In quei giorni numerosi ragazzi di Arzana effettuarono una sorta di "selezione all'ingresso", poichè a tutte le persone che arrivavano ad Arzana veniva chiesto di pronunciare "Cauli" (cavolo in  lingua sarda). Questa espediente voleva essere una cartina tornasole per l'individuazione dei giovani di Tortolì poichè la parlata del paese costiero tende a raddoppiare le elle. Insomma chiunque rispondeva "Caulli" veniva mandato via o peggio malmenato.

Altra storica ostilità è tra i due paesi confinanti Baunei e Triei che si dicono reciprocamente "tedeschi" nel senso che non vengono considerati connazionali. Inoltre i baunesi sovente dicono che a Triei hanno iniziato a giocare a calcio quando dal campo sportivo di Baunei è caduto un pallone (poichè il campo è posto a monte rispetto all'abitato di Triei). Questa rivalità probabilmente deriva dalla separazione delle terre fertili e pianeggianti attorno all'abitato di Ardali che inizialmente era una frazione di Baunei. In seguito alle richieste di annessione di Ardali al Comune di Triei gli abitanti chiesero anche di ottenere la proprietà delle terre e non solo il confine amministrativo che però appartenevano ad abitanti di Baunei. Questo creò parecchi attriti tra le due popolazioni. Ma è emblematico l'esempio della festa di San Lussorio che viene organizzata ogni anno da un gruppo di "fedales" (coetanei) di Baunei in territorio di Triei.

Anche alcuni dei paesi periferici della provincia non hanno resistito alla tentazione di tenere ben distinte le tradizioni dei rispettivi comuni, una delle rivalità più marcate è tra i paesi di Talana e Urzulei.