GAIRO

COMUNE DI GAIRO

 

Gairo-Stemma

Altitudine 800 m s.l.m
Superficie 78,46 Km2
Abitanti 1.483 (01-01-2015)
Densità 18,90 ab./Km2
Frazioni Gairo Taquisara
CAP 08040
Prefisso 0782
Cod. ISTAT 105006
Cod. Catasto D859
Nome abitanti Gairesi
Patrono Sant'Elena Imperatrice
Festivo Pentecoste
Sindaco Francesco Piras (31-05-2015)
Sito web

http://www.comune.gairo.og.it/

I primi documenti ufficiali fanno risalire il paese al XIII secolo, anche se è attestata la sua esistenza pure nelle epoche precedenti, come presenza di una popolazione, che aveva il controllo della lunga fascia di terra che dal mar Tirreno, passando dalle valle del Pardu arrivava sino al Flumendosa.

Una leggenda sostiene che il villaggio di Gairo sorse intorno all'ovile di un pastore di Osini, in località Lorista; analoga leggenda riguarda Tertenia. Molto probabilmente Gairo era inizialmente stanziato sulla costa sino alle zone interne pianeggianti di Gusteri.

I suoi confini attuali, dopo l'autonomia ottenuta nel 1984 dalla frazione di Cardedu, sono a nord ovest Arzana lungo il corso del Flumendosa e a nord est con Lanusei, ad est con Cardedu ed il mar Tirreno e a sud ovest con Tertenia, Jerzu, Ulassai, Ussassai, Osini, Ussassai e Seui.

Oggi Gairo è un comune della nuova provincia Ogliastra, situato a circa 700 metri sul livello del mare. Conta 1721 abitanti con la frazione di Taquisara ed ha una superficie di 7846 ettari. Fa parte di Gairo anche l'isola amministrativa che va da Baccu' e Praidas a Capo Sferracavallo più conosciuto come Monte Ferru.

La zona di Taquisara è di tipo dolomitico, con alte pareti calcaree dette Tacchi o Tonneri, altopiani carsici isolati con stratificazione semi-orizzontale, verificatasi dopo il giurassico, profondamente fessurata nelle zone marginali. Da qui si diramano le valli di Baccu Nieddu, Rio Pardu, Genna 'e 'Ua, testimonianze della frattura dell'antico strato di sedimentazione orizzontale.

Caratteristica della zona è Perda Liana, enorme torre calcarea che si innalza isolata e costituisce con i suoi 1293 metri la cima più alta del territorio comunale. Il della Marmora vi rinvenne una grande varietà di fossili che gli permisero di datarne l'età geologica. Il versante del monte Tricoli, dove si trova l'attuale Gairo, è continuamente eroso nel fondo valle dal fiume Pardu.

L'eccezionale pendenza e la degradazione degli scisti, hanno originato coltri detritiche di varia entità accumulatesi nel tempo su uno stratto argilloso impermeabile che, in seguito alle eccezionali alluvioni del 1880, del 1927, del 1940 ed infine a quella del 1951, hanno determinato la ripresa di nuovi smottamenti.

Gianfranco Brandas

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